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Daddy Shake di Pierluigi Slis alla Fabbrica del Vapore di Milano

PIERLUIGI SLIS
DADDY SHAKE
A cura di Chiara Canali
Promossa da CubEArt in collaborazione con Comune di Milano, Viafarini e Papà Separati di Milano

Fabbrica del Vapore
22 maggio dalle ore 18.00

In occasione della mostra “Address Unknown – Città, limiti, confini”, promossa dal Comune di Milano e dall’Archivio Viafarini, in programma alla Fabbrica del Vapore dal 17 maggio al 15 giugno 2024, CubEArt produce per il Piazzale della Fabbrica l’azione performativa e relazionale “Daddy Shake”, a cura di Chiara Canali.

La performance di Pierluigi Slis (Wuppertal, Germania, 1974), prevista per mercoledì 22 maggio dalle ore 18.00, rientra nelle iniziative dell’Associazione CubEArt, fondata da Ana María Pedroso Guerrero, di proporre l’arte come linguaggio capace di suscitare considerazioni profonde sui temi delle pari opportunità e dello scambio interculturale.

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Tramite la messa in scena di un gioco di ruolo (simile al calcio), “Daddy Shake” affronta la tematica del bilanciamento dei ruoli genitoriali post-separazione nella famiglia contemporanea (madre-padre, individuo-collettivo, genitore-condividente) e si sofferma a riflettere sulle dinamiche e sui risvolti sociali da esso innescati.

Daddy Shake” consiste principalmente in un “gioco” di squadra non competitivo, improntato alla collaborazione, ambientato in un contesto informale e non convenzionale, che favorisce l’interazione e la condivisione tra i partecipanti.

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Il maschio-padre-separato diventa attore-giocatore-protagonista di un esperimento sociale nato dall’esperienza personale e diretta dell’artista. La vita reale diventa la rappresentazione di sé stessa e, prendendo in prestito alcuni elementi della dinamica calcistica, mira a sollevare attenzione su una problematica maschile (ma che riguarda anche il mondo femminile): la condizione attuale della genitorialità separata.

L’azione si propone di essere un dispositivo sperimentale, un laboratorio partecipativo volto a condensare delle suggestioni, dei nuclei di senso, delle particelle di emozioni e, infine, del materiale utile all’indagine, che verrà poi rielaborato a livello registico da Pierluigi Slis e restituito in un video documentario.

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Descrizione della performance
Il progetto, già presentato a Vittorio Veneto e durante la Bolzano Art Week, consiste in un’azione collettiva svolta da genitori separati selezionati mediante una call diretta oppure online.
La partita avrà una durata di 70 minuti e si gioca in abiti civili di lavoro o di vita. Avrà luogo in un playground momentaneo tracciato nel Piazzale della Fabbrica del Vapore di Milano.
Sono previsti un arbitro, due guardialinee, due direttrici di gioco, dei video maker.
L’azione è finalizzata alla produzione di un video e di materiale fotografico volti a cogliere lo stato emotivo, gli interventi e le testimonianze dei giocatori.
In occasione della tappa milanese, è coinvolto anche l’ente Papà Separati di Milano onlus, Associazione nazionale per la tutela dei diritti dei figli nella separazione, da più di 30 anni a fianco dei padri e dei loro figli.

Pierluigi Slis foto profilo

Pierluigi Slis
La ricerca di Slis esplora tematiche connesse ai processi psicologici e sociali che permeano l’esistenza e l’azione umana. Utilizzando strumenti come la pittura, la composizione ambientale, l’azione sociale o il video, dà vita a opere aperte, a volte effimere, caratterizzate da una certa insofferenza verso norme, estetismi e formalismi. Il suo fine è evocare una risonanza emotiva, un punto di domanda che inviti l’individuo a riscoprire la consapevolezza di sé.
Pierluigi Slis, nato nel 1974 a Wuppertal, in Germania, vive e lavora a Revine Lago.
Espone dal 2009 in Italia e all’estero in mostre personali e installazioni Site Specific: Somewhere in Berlin – Teatro Verdi e Teatro Zancanaro, Pordenone – Christine Frechard Gallery, Pittsburgh (USA) – Parlamento Europeo, Bruxelles (B) – Festival Comodamente, Vittorio Veneto – Einfarth freihalten, 16 Alfieri, Torino – Kunstraum B, Kiel (D) – Vergrabene Wünsche, Gängeviertels, Amburgo (D) – Menchen. Baustellen. Vergrabene Wünsche, Quartier 925, Brema (D) – Zoll/1, Verona Reload, Verona -Il gatto e la volpe, Kunstart, Bolzano – Die Babylonischen Horizonte, Stabsgebaude, Cuxhaven (D) – Mostra personale a Montecarlo (MC) – Stabsgebaude, Cuxhaven (D) – All work and no play makes…, Asolo Film Festival, Teatro Duse.

PIERLUIGI SLIS
DADDY SHAKE
A cura di Chiara Canali
Promossa da CubEArt in collaborazione con Comune di Milano, Viafarini e Papà Separati di Milano

Fabbrica del Vapore
22 maggio dalle ore 18.00
(Ritrovo dei partecipanti dalle ore 17.00)

Info:
info@cubeart.org

Siti:
https://pierluigislis.com
www.viafarini.org
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DieHolasek, allieva di Hermann Nitsch, in mostra al Museo Scalvini di Desio

Mentre dalla Biennale di Venezia giunge notizia della morte di Hermann Nitsch, l’artista tra i fondatori dell’Azionismo Viennese, proprio in concomitanza dell’apertura della sua 20. Malaktion alle Oficine 800 della Giudecca, al Museo Giuseppe Scalvini di Desio (MB) inaugura la prima mostra in Italia di una sua allieva, Petra Holasek.

Curata da Cristiano Plicato, Direttore del Museo e Angelina Liakova, gallerista della Gallery ArtWizard di Sofia, la personale si intitola Pensieri dell’Etere. L’anima del mondo si sta formando si colloca nel contesto di un percorso di ricerca che ha come tappe fondamentali la trasformazione, la creazione e la rinascita.

Su invito del Museo Giuseppe Scalvini, l’artista nata a Graz presenta circa una trentina di dipinti e installazioni di diversi formati suddivisi per varie fasi pittoriche nelle quattro sale del Museo.

Nella prima sala si trova l’opera Federmeer (Mare di piume). Le piume bianche sono un mezzo espressivo molto amato dall’artista in quanto rappresentano per lei “purezza e calore e, a dispetto della loro leggerezza, hanno un’enorme presenza”. La piuma, come simbolo di leggerezza, affonda le sue radici in numerose culture antiche. Per i celti, i romani e gli egiziani, rappresenta l’incarnazione della fugacità e della volatilità dell’anima. Tuttavia, la piuma è anche simbolo di coraggio, potenza e forza.

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La seconda sala è dedicata alla fase in cui è influenzata dalla poetica di Hermann Nitsch (2005 – 2013). Qui si possono ammirare, tra gli altri, Tor zu einer anderen Welt (Porta verso un altro mondo) (2010), un’opera realizzata nel periodo trascorso a contatto con il suo mentore (2018 – 2022). In quanto allieva di Nitsch, dieHolasek è affascinata dal sangue e anzi compie un passo ulteriore: sperimenta con il suo stesso sangue. Il sangue scorre da una piccola ferita sull’unghia del pollice e l’artista utilizza il suo dito come pennello per dipingere la tela. Il flusso del sangue viene continuamente stimolato dall’atto stesso del dipingere, continuando a rinnovare la ferita del dito.

Nella terza sala sono collocate le opere della fase figurativa (2016 – 2022) e nella quarta le opere con motivi floreali, create in un periodo di 17 anni.

La pittura di Petra Holasek si inserisce nel solco della tradizione della pittura astratta e informale, dell’Action Painting e della Jungen Wilden.
Come ricorda lo storico dell’arte Hartwig Knck, l’artista, che vive tra Vienna e Graz e deve la sua formazione artistica a grandi nomi come il già ricordato Hermann Nitsch, Alois Mosbacher, Giselbert Hoke, Ona B e Tone Fink, è riuscita a sviluppare uno stile personale all’interno del filone dell’espressionismo astratto. Nel suo caso, le sperimentazioni cromatiche conducono a un linguaggio del tutto peculiare.

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DieHolasek dà vita ad un’opera coerente dal punto di vista formale e contenutistico, caratterizzata da emozione, humour e spontaneità, che si snoda tra astrazione, narrazione nascosta e puntuale oggettività. Il suo lavoro è complesso e frutto di lunghi processi. I suoi dipinti, realizzati solitamente con colori pastosi, sono raramente frutto di calcoli, bensì il gesto pittorico e il messaggio espressivo sono il risultato diretto del processo creativo.

Il suo linguaggio visivo è caratterizzato da colori eterogenei e dirompenti, che talvolta si combinano dialetticamente con integrazioni scritte o battute di spirito.
I suoi dipinti sono inoltre contraddistinti da strati di colore sovrapposti, che creano combinazioni multiformi e spostano lo sguardo dalla superficie alla profondità dello spazio pittorico. Con spatola, pennelli o direttamente con le dita, attingendo i colori acrilici puri a mani nude, l’artista dà forma a strutture visive in cui possono immergersi gli osservatori.

DieHolasek. Pensieri dell’Etere
A cura di Cristiano Plicato e Angelina Liakova

Presentazione critica di Chiara Canali

Inaugurazione Sabato, 23 aprile 2022, 17:30
Dal 23 aprile al 15 maggio 2022
Orari di apertura
gio, ven, sab, dom
10:30 – 12:30 / 15:30 – 18:30
Ingresso libero con Green Pass

Museo Giuseppe Scalvini
Villa Cusani Tittoni Traversi
Via Lampugnani, 66 Desio (MB) / Milano
Cristiano Plicato cristiano.plicato@libero.it

Gallery ArtWizard
Angelina Liakova aliakova@artwizard.eu