
DESIDERIO
CHERNOBYL
35 Years Later
a cura di Chiara Canali
Siamo di fronte a qualcosa che non è mai accaduto su questo pianeta prima ad ora.
(“Chernobyl”, serie TV, 2019)
Il 26 Aprile 2021, a 35 anni dall’incidente nucleare avvenuto la notte del 26 Aprile 1986 alle ore 1:23:45, l’Associazione culturale Art Company presenta il VR Project CHERNOBYL 35 Years Later, dell’artista visivo Desiderio, a cura di Chiara Canali.
La mostra sarà online a partire dal 26 Aprile 2021 su Lieu.City, la prima piattaforma social che ti permette di visitare ambienti espositivi in realtà virtuale, senza il bisogno di app o complesse tecnologie.
Chernobyl fu uno dei più gravi disastri umani e ambientali della storia dell’umanità. Oltre 30 mila morti. Cento città e villaggi svuotati. Cinque milioni di persone destinate a controlli medici. Migliaia di neonati malformati in tutta Europa. 2.800 km quadrati d’acque, flora e fauna contaminati per sempre.
Stefano Mancuso, botanico di fama mondiale e docente di Arboricoltura generale dell’Università di Firenze, ha recentemente dichiarato sul Corriere della Sera: “Per 35 anni, l’uomo non è più rientrato a Chernobyl. Le piante, sì. In fondo c’è una morale: la presenza dell’uomo è più pericolosa perfino delle radiazioni”.
Per queste ragioni il nuovo ministro della cultura ucrainoOleksandre Tkatchenko considera il territorio di Chernobyl uno dei più emblematici dell’Ucraina e ha richiesto all’Unesco di dichiararlo Patrimonio dell’Umanità, e di preservarlo come monito per il futuro dell’umanità.
Nato a Milano, DESIDERIO, artista visivo dal nome simbolico e altamente evocativo, avvicenda nella sua ricerca artistica media espressivi differenti per restituire una rappresentazione della modernità in bilico tra surrealismo e realismo magico. Tra i finalisti del 13° Premio Cairo, Desiderio è presente alla 54° Biennale di Venezia nel Padiglione Cuba, alla XI e XII Biennale dell’Avana e alla 4° Bienal Fin del Mundo 2015, allargando la sua esperienza oltre i confini italiani.
Per commemorare i 35 anni dalla tragedia di Chernoby, Desiderio ha ideato questo nuovo VR project intitolato CHERNOBYL 35 Years Later, che raccoglie alcuni cortometraggi e una serie di opere pittoriche realizzate nel 2009 in occasione della mostra Apocalipse Wow! al Macro Testaccio. I quadri simulano, in chiave post-apocalittica, un pianeta appena devastato da una distruzione rovinosa, nel quale si muove lentamente una chiocciola gigante, cavalcata dall’artista che indossa una maschera a gas.
In particolare, le opere della serie Chernobyl materializzano gli effetti generati sull’umanità dalla contaminazione radioattiva attraverso una sequenza pittorica di ritratti di bambini che stringono tra le braccia animali domestici bicefali o affetti da strane affezioni di duplicazione genetica. L’orrore e la devastazione determinata dall’errore e dalla colpa umana si contrappone all’ingenuità infantile di un universo fanciullesco che considera “pets” (animali domestici) gli esseri deformi qui rappresentati.
Lo stesso incanto e la stessa vena nostalgica si percepiscono nelle note del video Bluesky, un cortometraggio suddiviso in quattro atti che parte là dove Chernobylsi è fermato: siamo sempre immersi in un paesaggio post-atomico, post-terremoto, post-nucleare, virato nelle tinte fosche del bianco e del nero, dove appare una donna angelicata, pregna del ricordo degli “angeli vigilanti” del film Il cielo sopra Berlino. L’angelo è inquadrato all’interno di una veduta centrale, tra due tralicci speculari che contengono le effigi burlesche di due scheletri, in una drammatica e assurda parodia che diventa meditazione sulla transitorietà e fugacità della vita.
Quest’angelo rappresenta forse lo stupore di fronte alla catastrofe dell’universo ed è lo stesso stupore-orrore-desiderio dell’artista che guarda questo mondo distrutto attraverso l’occhio di una telecamera.
Al video Bluesky Desiderio affianca una serie di opere pittoriche che completano il progetto e che riprendono alcuni caratteri già evidenti nel suo stile: l’allusione alla maschera e al travestimento, l’intonazione grottesca, l’attenzione per tematiche sociali e politiche che hanno interessato il secolo scorso ma che hanno ancora rilevanza nel dibattito odierno. La pittura e i disegni dell’artista registrano l’esperienza della rivoluzione russa sulla base di immagini familiari prelevate da foto ricordo d’epoca, e la declinano in una pittura monocromatica intensa e vibrante, con l’inserimento di qualche struttura geometrica di colore rosso contenete frasi di propaganda russa, all’interno di un impianto grafico e formale di radice costruttivista.
La pittura di Desiderio è utopica e visionaria e procede tramite flashback e flashforward proprio come avviene nel linguaggio del video; spesso crea degli spazi di composizione che assomigliano a dei veri e propri set cinematografici, dei teatri dell’artificio, che diventano metafore espressive attraverso cui Desiderio critica colpe ed errori del passato, con la speranza che non si perpetuino nel futuro.
Desiderio
Desiderio è nato nel 1978 a Milano. Vive e lavora in provincia di Terni.
Vincitore del Premio Italian Factory 2008 e finalista in diversi premi tra cui Premio Cairo 2012, SESIFF The 3rd Seoul International Extreme-Short Image & Film Festival (KOREA), AZYL film festival One World One Minute (Slovakia, Czech Republic, Hungary) e altri.
Per molti anni viaggia tra l’Italia e Cuba e partecipa alla 54° Biennale di Venezia (2011) nel Padiglione Cuba e due edizioni della Biennale dell’Avana (2012; 2015) e alla 4° Bienal del Fin del Mundo a Valparaiso (Cile) nel 2015. Ha realizzato mostre personali e collettive in Italia e all’estero (Berlino, Hubei Museum Cina, Hitabashi Art Museum, Tokyo, ecc) e nel 2009 ha partecipato alla mostra collettiva Apocalipse Wow! presso il Macro Future di Roma. Il suo lavoro interdisciplinare si contamina di molteplici linguaggi, l’interazione performativa e un particolare interesse per il video e la regia, tanto che è stato definito “un regista che dipinge”. Nel 2017 chiude il ciclo Beauty Hazard prima al Museo CAOS (Terni) e lo stesso anno alla Fabbrica del Vapore di Milano, in collaborazione con il Comune di Milano, con la mostra Nirvana, a cura di Chiara Canali. Nel 2019 realizza Malebolge all’interno dell’ex chiesa San Michele Arcangelo ad Amelia, progetto dedicato all’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri che anticipa il 700°anniversario della sua morte (1321 – 2021). Nel 2021 partecipa alla mostra collettiva The Butterfly Effect, promossa da Art Company nell’ambito del Trento Art Festival.
Lieu.City
Lieu.city SRL è una start-up innovativa, con sedi a Cagliari e Milano, specializzata nella realizzazioni di esperienze in realtà virtuale nel campo delle esposizioni d’arte.
Fondata nel 2020 da Deodato Salafia, ha superato la fase di R&D e si trova ora nel primo lancio beta (fase MVP) con un team di sviluppo di 15 persone. Lieu.City, insieme ad Art Rights, è stata inoltre validata come soluzione culturale innovativa all’interno del progetto “Artathlon 2021”, promosso dal MiC (Ministero della Cultura), Ernst&Young e Invitalia.
Art Company
Art Company, associazione culturale nata a Milano nel 2007, si occupa della ideazione, realizzazione e organizzazione di eventi artistici ed espositivi sul territorio nazionale e internazionale.
Obiettivi sono la promozione e lo sviluppo di iniziative culturali attraverso la valorizzazione del lavoro di artisti contemporanei: dall’organizzazione di mostre personali e collettive, alla creazione di eventi e progetti speciali loro dedicati, alla pubblicazione di monografie, cataloghi, libri d’arte.
A partire dai linguaggi tradizionali – dalla pittura alla scultura – Art Company si è direzionata ai nuovi media e alle nuove tecniche dell’arte, con particolare enfasi sulla Fotografia, sui New Media e sulle nuove Tecnologie Digitali. Focus principale è quello di coinvolgere e sensibilizzare il pubblico con una riflessione sfaccettata sulle problematiche e le “emergenze” della nostra realtà contemporanea attraverso la multimedialità e la multidisciplinarità dei linguaggi dell’arte contemporanea.
DESIDERIO
35 Years Later
a cura di Chiara Canali
Dal 26 Aprile ore 00.00
On view on:
LIEU.CITY
Info:
Art Company