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Festival VR project

Parma 360 Festival goes virtual

Nella città eletta Capitale italiana della Cultura 2021, ha preso il via la quinta edizione di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, a cura di Chiara Canali e Camilla Mineo, evento dedicato alle massime espressioni delle arti visive contemporanee e alla creatività giovanile.

Il ricco programma di mostre e progetti espositivi è ora fruibile anche online sulla puattaforma Lieu.City, il primo social network VR per eventi d’arte online, che permette di visitare ambienti espositivi in realtà virtuale, senza il bisogno di app o complesse tecnologie.

Tra i progetti di questa edizione del festival, le mostre MAPPING THE STARS di Vincenzo Marsiglia, realizzata in collaborazione con Arteam Cup e con la mediapartnership di Espoarte e LIGHT AND SHADOW di David Cesaria, realizzata in collaborazione con Galleria Area/B di Milano.

Screenshot Marsiglia

La texture stellata, tipica delle opere di Vincenzo Marsiglia, è presente nello spazio virtuale di Lieu.City attraverso l’installazione Wrap #5, una struttura geometrica costituita da nastri in tessuto acrilico illuminati a luce di wood per far esaltarne il colore fluorescente e l’immersione in un ambiente dal riverbero cangiante e dall’atmosfera color blu. La trama luminosa dei fili avvolge l’interlocutore in un reticolo fluorescente, il cui disegno parte dall’essenza della ricerca stilistica che l’artista segue da anni: il segno della stella a quattro punte. Il progetto virtuale è reso possibile grazie alla collaborazione con Xonne Solutions di Parma.

Screenshot Cesaria

A metà strada tra la tradizione del Salento e le atmosfere di Las Vegas, le luminarie per la mostra LIGHT AND SHADOW di David Cesaria approdano a un immaginario fatto di gesti scaramantici, superstizioni popolari e ossessioni contemporanee. In particolare la recente produzione dell’artista ha stigmatizzato con colori sgargianti e atmosfere chiassose le fragilità e le paure generate dal clima di incertezza e sfiducia dovuto all’emergere della pandemia Covid-19.

Screenshot Mezzadri

EXTERNAL LANDSCAPE dell’artista e fotografo Matteo Mezzadri è un progetto realizzato in Islanda nel 2010 durante un viaggio in cui l’artista ha circumnavigato l’intera isola in senso orario. L’obiettivo dell’artista si sofferma sulla pelle esterna del paesaggio, apre l’obiettivo sulle lande sconfinate dell’Islanda o ne cattura dettagli più ravvicinati, restituendone complessivamente una visione d’insieme nella proiezione a due canali che associa le immagini a campo largo alle texture che caratterizzano quell’ecosistema ambientale (roccia, terra, lava, erba e mare).

Screenshot Dinamica

DINAMICA 8 illustratori 8 dinamiche creative è uno spaccato dell’illustrazione italiana contemporanea, è una mostra collettiva che presenta otto tra i migliori e più affermati illustratori italiani a cura del giovane brand torinese Illustation: Davide Bonazzi, Francesco Bongiorni, Federica Bordoni, Fernando Cobelo, Camilla Falsini, Chiara Ghigliazza, Giordano Poloni e Shut Up Claudia.
Ognuno degli otto autori presenta una collezione di dieci tavole, riprodotte in diversi formati, sintesi del loro percorso artistico, cercando di declinare attraverso il loro universo creativo il concetto di “dinamismo” attraverso illustrazioni concettuali, paesaggi, forme geometriche essenziali, bianco e nero.

Screenshot PARMA 360 virtual

PARMA 360 FESTIVAL DELLA CREATIVITÀ CONTEMPORANEA
PARMA 360 Festival della creatività contemporanea è il festival dedicato alla creatività contemporanea italiana e alla scena artistica emergente. Nella città eletta Capitale italiana della Cultura per il 2020, festeggia cinque anni e interpreta, attraverso mostre, eventi e incontri, il nuovo ritmo della città proiettandosi al futuro.
PARMA 360 festival si pone ancora una volta l’obiettivo di promuovere e divulgare l’arte contemporanea e la creatività giovanile con iniziative che favoriscono la partecipazione e il coinvolgimento di un pubblico ampio ed eterogeneo, con particolare attenzione alle nuove generazioni e alle famiglie.
Alla base della progettualità di PARMA 360 ci sono inoltre i concetti di rigenerazione urbana e di rifunzionalizzazione degli spazi cittadini per un coinvolgimento attivo della cittadinanza. Il Festival, infatti, mette in rete e promuove il patrimonio artistico già esistente in un vero e proprio museo diffuso sul territorio, valorizzando attraverso l’arte contemporanea chiese sconsacrate, palazzi storici e spazi di archeologia industriale non sempre conosciuti dagli abitanti della città.
L’iniziativa, che vede la direzione artistica e la curatela di Camilla Mineo e Chiara Canali, è organizzata dalle associazioni 360° Creativity Events ed Art Company, con il sostegno del Comune di Parma e di un’ampia rete di partner pubblici e privati.

Lieu.City
Lieu.city SRL è una start-up innovativa, con sedi a Cagliari e Milano, specializzata nella realizzazioni di esperienze in realtà virtuale nel campo delle esposizioni d’arte.
Fondata nel 2020 da Deodato Salafia, ha superato la fase di R&D e si trova ora nel primo lancio beta (fase MVP) con un team di sviluppo di 15 persone. Lieu.City, insieme ad Art Rights, è stata inoltre validata come soluzione culturale innovativa all’interno del progetto “Artathlon 2021”, promosso dal MiC (Ministero della Cultura), Ernst&Young e Invitalia.

Info festival:
Parma 360 Festival della creatività contemporanea
Parma, sedi varie
Fino all’8 agosto 2021

On view on:
LIEU.CITY
www.lieu.city

Direzione artistica
Camilla Mineo, Chiara Canali

Informazioni al pubblico:
www.parma360festival.it
info@parma360festival.it

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VR project

CHERNOBYL 35 years later in mostra su Lieu.city

DESIDERIO

CHERNOBYL

35 Years Later

a cura di Chiara Canali

Siamo di fronte a qualcosa che non è mai accaduto su questo pianeta prima ad ora.
(“Chernobyl”, serie TV, 2019)

Il 26 Aprile 2021, a 35 anni dall’incidente nucleare avvenuto la notte del 26 Aprile 1986 alle ore 1:23:45, l’Associazione culturale Art Company presenta il VR Project CHERNOBYL 35 Years Later, dell’artista visivo Desiderio, a cura di Chiara Canali.

La mostra sarà online a partire dal 26 Aprile 2021 su Lieu.City, la prima piattaforma social che ti permette di visitare ambienti espositivi in realtà virtuale, senza il bisogno di app o complesse tecnologie.

Chernobyl fu uno dei più gravi disastri umani e ambientali della storia dell’umanità. Oltre 30 mila morti. Cento città e villaggi svuotati. Cinque milioni di persone destinate a controlli medici. Migliaia di neonati malformati in tutta Europa. 2.800 km quadrati d’acque, flora e fauna contaminati per sempre.

Stefano Mancuso, botanico di fama mondiale e docente di Arboricoltura generale dell’Università di Firenze, ha recentemente dichiarato sul Corriere della Sera: “Per 35 anni, l’uomo non è più rientrato a Chernobyl. Le piante, sì. In fondo c’è una morale: la presenza dell’uomo è più pericolosa perfino delle radiazioni”.

Per queste ragioni il nuovo ministro della cultura ucrainoOleksandre Tkatchenko considera il territorio di Chernobyl uno dei più emblematici dell’Ucraina e ha richiesto all’Unesco di dichiararlo Patrimonio dell’Umanità, e di preservarlo come monito per il futuro dell’umanità.

Nato a Milano, DESIDERIO, artista visivo dal nome simbolico e altamente evocativo, avvicenda nella sua ricerca artistica media espressivi differenti per restituire una rappresentazione della modernità in bilico tra surrealismo e realismo magico. Tra i finalisti del 13° Premio Cairo, Desiderio è presente alla 54° Biennale di Venezia nel Padiglione Cuba, alla XI e XII Biennale dell’Avana e alla 4° Bienal Fin del Mundo 2015, allargando la sua esperienza oltre i confini italiani.

Per commemorare i 35 anni dalla tragedia di Chernoby, Desiderio ha ideato questo nuovo VR project intitolato CHERNOBYL 35 Years Later, che raccoglie alcuni cortometraggi e una serie di opere pittoriche realizzate nel 2009 in occasione della mostra Apocalipse Wow! al Macro Testaccio. I quadri simulano, in chiave post-apocalittica, un pianeta appena devastato da una distruzione rovinosa, nel quale si muove lentamente una chiocciola gigante, cavalcata dall’artista che indossa una maschera a gas.

In particolare, le opere della serie Chernobyl materializzano gli effetti generati sull’umanità dalla contaminazione radioattiva attraverso una sequenza pittorica di ritratti di bambini che stringono tra le braccia animali domestici bicefali o affetti da strane affezioni di duplicazione genetica. L’orrore e la devastazione determinata dall’errore e dalla colpa umana si contrappone all’ingenuità infantile di un universo fanciullesco che considera “pets” (animali domestici) gli esseri deformi qui rappresentati.

Lo stesso incanto e la stessa vena nostalgica si percepiscono nelle note del video Bluesky, un cortometraggio suddiviso in quattro atti che parte là dove Chernobylsi è fermato: siamo sempre immersi in un paesaggio post-atomico, post-terremoto, post-nucleare, virato nelle tinte fosche del bianco e del nero, dove appare una donna angelicata, pregna del ricordo degli “angeli vigilanti” del film Il cielo sopra Berlino. L’angelo è inquadrato all’interno di una veduta centrale, tra due tralicci speculari che contengono le effigi burlesche di due scheletri, in una drammatica e assurda parodia che diventa meditazione sulla transitorietà e fugacità della vita.

Quest’angelo rappresenta forse lo stupore di fronte alla catastrofe dell’universo ed è lo stesso stupore-orrore-desiderio dell’artista che guarda questo mondo distrutto attraverso l’occhio di una telecamera.

Al video Bluesky Desiderio affianca una serie di opere pittoriche che completano il progetto e che riprendono alcuni caratteri già evidenti nel suo stile: l’allusione alla maschera e al travestimento, l’intonazione grottesca, l’attenzione per tematiche sociali e politiche che hanno interessato il secolo scorso ma che hanno ancora rilevanza nel dibattito odierno. La pittura e i disegni dell’artista registrano l’esperienza della rivoluzione russa sulla base di immagini familiari prelevate da foto ricordo d’epoca, e la declinano in una pittura monocromatica intensa e vibrante, con l’inserimento di qualche struttura geometrica di colore rosso contenete frasi di propaganda russa, all’interno di un impianto grafico e formale di radice costruttivista.

La pittura di Desiderio è utopica e visionaria e procede tramite flashback e flashforward proprio come avviene nel linguaggio del video; spesso crea degli spazi di composizione che assomigliano a dei veri e propri set cinematografici, dei teatri dell’artificio, che diventano metafore espressive attraverso cui Desiderio critica colpe ed errori del passato, con la speranza che non si perpetuino nel futuro.

Desiderio

Desiderio è nato nel 1978 a Milano. Vive e lavora in provincia di Terni.

Vincitore del Premio Italian Factory 2008 e finalista in diversi premi tra cui Premio Cairo 2012, SESIFF The 3rd Seoul International Extreme-Short Image & Film Festival (KOREA), AZYL film festival One World One Minute (Slovakia, Czech Republic, Hungary) e altri.

Per molti anni viaggia tra l’Italia e Cuba e partecipa alla 54° Biennale di Venezia (2011) nel Padiglione Cuba e due edizioni della Biennale dell’Avana (2012; 2015) e alla 4° Bienal del Fin del Mundo a Valparaiso (Cile) nel 2015. Ha realizzato mostre personali e collettive in Italia e all’estero (Berlino, Hubei Museum Cina, Hitabashi Art Museum, Tokyo, ecc) e nel 2009 ha partecipato alla mostra collettiva Apocalipse Wow! presso il  Macro Future di Roma. Il suo lavoro interdisciplinare si contamina di molteplici linguaggi, l’interazione performativa e un particolare interesse per il video e la regia, tanto che è stato definito “un regista che dipinge”. Nel 2017 chiude il ciclo Beauty Hazard prima al Museo CAOS (Terni) e lo stesso anno alla Fabbrica del Vapore di Milano, in collaborazione con il Comune di Milano, con la mostra Nirvana, a cura di Chiara Canali. Nel 2019 realizza Malebolge all’interno dell’ex chiesa San Michele Arcangelo ad Amelia, progetto dedicato all’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri che anticipa il 700°anniversario della sua morte (1321 – 2021). Nel 2021 partecipa alla mostra collettiva The Butterfly Effect, promossa da Art Company nell’ambito del Trento Art Festival.

Lieu.City

Lieu.city SRL è una start-up innovativa, con sedi a Cagliari e Milano, specializzata nella realizzazioni di esperienze in realtà virtuale nel campo delle esposizioni d’arte.

Fondata nel 2020 da Deodato Salafia, ha superato la fase di R&D e si trova ora nel primo lancio beta (fase MVP) con un team di sviluppo di 15 persone. Lieu.City, insieme ad Art Rights, è stata inoltre validata come soluzione culturale innovativa all’interno del progetto “Artathlon 2021”, promosso dal MiC (Ministero della Cultura), Ernst&Young e Invitalia.

Art Company

Art Company, associazione culturale nata a Milano nel 2007, si occupa della ideazione, realizzazione e organizzazione di eventi artistici ed espositivi sul territorio nazionale e internazionale.

Obiettivi sono la promozione e lo sviluppo di iniziative culturali attraverso la valorizzazione del lavoro di artisti contemporanei: dall’organizzazione di mostre personali e collettive, alla creazione di eventi e progetti speciali loro dedicati, alla pubblicazione di monografie, cataloghi, libri d’arte.

A partire dai linguaggi tradizionali – dalla pittura alla scultura – Art Company si è direzionata ai nuovi media e alle nuove tecniche dell’arte, con particolare enfasi sulla Fotografia, sui New Media e sulle nuove Tecnologie Digitali. Focus principale è quello di coinvolgere e sensibilizzare il pubblico con una riflessione sfaccettata sulle problematiche e le “emergenze” della nostra realtà contemporanea attraverso la multimedialità e la multidisciplinarità dei linguaggi dell’arte contemporanea.

DESIDERIO

35 Years Later

a cura di Chiara Canali

Dal 26 Aprile ore 00.00

On view on:

LIEU.CITY

www.lieu.city

Info:

Art Company

www.artcompanyitalia.com