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Festival New Media

Videocittà 2024, Roma

REFORMED A.I. n.15 (Cyber-Oneiric Bioma) di Lino Strangis 
A cura di Chiara Canali e Rebecca Pedrazzi 
Presentata da Art Company APS in collaborazione con C.A.R.M.A Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate 
Dal 5 al 7 Luglio a Videocittà, Roma 
Performance live: Sabato 6 luglio alle ore 19.30

Roma, 20 giugno 2024 – Dal 5 al 7 Luglio, gli spazi del Gazometro di Roma ospitano Videocittà, il Festival dedicato alle ultime tendenze del mondo dell’arte digitale e all’audiovisivo.

Tra le installazioni principali ospitate a Videocittà 2024 troviamo REFORMED A.I. n.15 (Cyber-Oneiric Bioma) realizzata dall’artista Lino Strangis, a cura di Chiara Canali e Rebecca Pedrazzi presentata da Art Company APS in collaborazione con C.A.R.M.A Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate con una performance live prevista per sabato 6 luglio alle ore 19.30.

Cyber-Oneirc bioma frame (36)

CYBER-ONEIRIC BIOMA
Questo progetto artistico interattivo presenta al pubblico un ambiente 3D che va a ricreare un ecosistema digitale-naturale realizzato con intelligenze artificiali riformate, un dispositivo scenico con uno strumento musicale che genera randomizzazioni di sequenze sonore inserite dall’artista.

Nel dettaglio CYBER-ONEIRIC BIOMA è un ambiente 3D sensibile e interattivo che intende riflettere sulle complesse relazioni tra uomo e natura. Lo spettatore si troverà a fruire di una dimensione virtuale e digitale in cui osservare figure in movimento che rimandano al mondo animale. Nell’opera di Lino Strangis – attraverso l’impiego di algoritmi di simulazione e intelligenze artificiali riutilizzate e riformate – si generano una serie di movimenti e interazioni che vanno a scandagliare le infinite possibilità d’interazione dell’animazione visiva e del suono.

L’interazione con il pubblico avviene con l’uso di un touch pad wireless – posto al centro dell’installazione, che scansiona l’ambiente 3D a 360° e genera frasi sonore create da un algoritmo di randomizzazione tonale di alcune “frasi musicali” inserite dall’artista con sintetizzatori e chitarra elettrica.

Cyber-Oneirc bioma frame (35)

La live-performance tra suono, danza e interattività
Sabato 6 luglio alle ore 19.30, il pubblico di Videocittà potrà partecipare alla live-performance realizzata da Lino Strangis con Veronica D’Auria e Giulia Pellini che si propone come un rito di attivazione magico-simbolica per l’interazione con l’ambiente 3D. Tramite segnali sonoro-musicali, strumenti acustici, elettroacustici ed elettronici e danze meditative ispirate a tradizioni sufi-dervishi e Qi Gong, Strangis dialoga con i flussi e i moti dell’ambiente virtuale, testando in tempo reale le relazioni tra attori umani e ambienti virtuali. Questa performance s’inserisce nel percorso di ricerca dell’artista sulla transmedialità e intermedialità dove l’intervento umano diviene l’elemento scatenante di infinite variazioni.

LINO STRANGIS
Lino Strangis è un artista multidisciplinare ha sviluppato una ricerca artistica poliedrica che lo ha visto sperimentare l’uso di diverse tecnologie sempre alla ricerca di nuove estetiche (ed etiche) innovative e consapevoli. Dai cortometraggi sperimentali alla videoarte, alle videoinstallazioni, alle installazioni interattive, alla realtà virtuale, alla stampa 3D e molto altro ancora, questo artista ha sempre ricercato le più inedite possibilità di utilizzo delle tecnologie per offrire esperienze dal forte impatto percettivo, intese come occasioni per aprire la mente dei fruitori al confronto con il diverso, l’inatteso, il non conforme, insomma l’altro in tutte le sue forme. Di grande rilevanza nel corso della sua carriera è la produzione musicale/sonora, spesso al centro di molte delle sue installazioni e performance.

“Credo che le esperienze che passano attraverso i sensi abbiano la capacità di avvicinare le menti alla possibilità di un cambiamento spontaneo. Mi interessa contribuire alla loro apertura che non passa attraverso le parole, che può radicarsi in profondità e al di sopra del pensiero razionale. Si tratta quindi di esperienze cariche di valori misteriosi che possono portare gli individui che le vivono a mettere alla prova la loro idea di sé e del mondo che li circonda”. (Lino Strangis)

Per maggiori informazioni:
REFORMED A.I. n.15 (Cyber-Oneiric Bioma) di Lino Strangis
A cura di Chiara Canali e Rebecca Pedrazzi
Presentata da Art Company APS
in collaborazione con C.A.R.M.A Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate

Dal 5 al 7 Luglio
Videocittà, Roma
Complesso Eni del Gazometro Ostiense

Info:

www.artcompanyitalia.com
artcompanyitalia@gmail.com

Per il programma completo di Agorà PRO & EXPO
e per registrarsi agli incontri:

https://www.videocitta.com/agora/

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Digitale New Media

NFT MONKY Contamination: il progetto digitale e collaborativo di Renzo Nucara

Badassdog

Mostra virtuale visibile nel Metaverso di The Nemesis fino al 30 Giugno 2023.
https://thenemesis.io/@monkycontamination

Drop settimanali delle opere nella gallery a cura ArtCompany su Ninfa.io da giugno a luglio 2023.
www.ninfa.io/gallery/@ArtCompany

NFT MONKY CONTAMINATION è il progetto artistico digitale e collaborativo promosso da Renzo Nucara, a cura di Chiara Canali, con il coinvolgimento di oltre 20 artisti del panorama contemporaneo e NFT italiano.

Gli artisti digitali che hanno aderito al progetto sono: Alessandro Brunello (Loopo.tv), Andrea Crespi, Arianna Bonucci (ManoMorta), Badassdog, Barbara Tosti, Black7even, Bruno Cerboni, Desiderio (Desixart), Edaxer, Federico Bebber, Giò Roman, Insightbart, Luigi Quarta, Matermanto, Niro Perrone, Rebecca Fiaschi (La Visionnaire sur la lune), Reinhard Schmid, SimOndee, Svccy, Undeadlu, Valerie Biet, Yes8Richie.

Quando si parla di Arte Digitale, oggi, si fa riferimento a un insieme di opere e pratiche artistiche che “sfruttano” la tecnologia come parte cardine e indispensabile dell’intero processo creativo ed espositivo. Si usa la definizione di Crypto Art per quella branca di arte digitale intrinsecamente legata al mondo degli NFT e della Blockchain. Negli ultimi anni è emerso in rete un vero e proprio movimento artistico costituito da artisti che realizzano opere digitali valorizzando gli aspetti di collaborazione, scambio, contaminazione e community.

Secondo Jason Bailey (AKA Artnome) la miglior definizione di Crypto Arte è “quello che succede quando tutti possono partecipare”.

Come dichiara Chiara Canali, “il progetto NFT MONKY CONTAMINATION, ideato da Renzo Nucara, parte da questo assunto di ‘partecipazione’ che è anche uno dei pilastri fondamentali della comunità degli NFT artists: la condivisione e la relazionalità tra i membri, che ha permesso la nascita e la diffusione di questo movimento artistico globale, in continua espansione, senza limiti geografici o temporali.
Gli artisti e i creativi di tutto il mondo possono essere collegati fra loro istantaneamente, in maniera fluida e ubiqua, reinventando totalmente l’idea di comunità dell’arte ed espandendo i confini della creatività oltre qualsiasi limite di spazio e tempo”.

Renzo Nucara, cofondatore della Cracking Art nel 1993 e Cryptoartist dal 2018 su SuperRare, racconta che tutto è nato da un messaggio di apprezzamento del suo lavoro inviatogli spontaneamente dall’artista Niro Perrone. All’invito, da parte di Nucara, di realizzare un NFT assieme, Perrone ha risposto positivamente, dunque la proposta è stata estesa ad altri autori e si è allargata a un gruppo di circa trenta artisti.

Nucara ha inviato ai colleghi artisti una sua opera digitale della serie Time Machine (Infinite Monkey) – riconoscibile per la presenza come protagonista della scimmia Monky e di una serie di ingranaggi che girano su sé stessi incessantemente – e ha chiesto loro di intervenire a piacimento, con il proprio stile e la propria tecnica, per contaminare il lavoro iniziale. Una volta ricevuto il contributo personale dei singoli autori, Nucara ha unito in un unico file il lavoro originale con quello contaminato, in modo da ottenere una visione simultanea della variazione subita e dell’integrazione dei linguaggi.

Come Time Machine (Infinite Monkey) è un’opera in divenire, che costituisce la cellula iniziale di un potenziale lavoro infinito costruito in una struttura modulare, così NFT MONKY CONTAMINATION si sviluppa grazie alla collaborazione, alla partecipazione e all’interazione attiva di tutti gli artisti che hanno risposto all’invito e può crescere solo grazie al contributo collettivo della comunità condivisa e allargata della Crypto Art.

Il progetto, presentato attraverso un Panel in occasione del Metaforum di Milano, ha anche preso vita nel virtuale, all’interno di una esposizione digitale (visibile fino al 30 Giugno 2023) realizzata nel Metaverso di The Nemesis, la piattaforma svizzera di intrattenimento che offre esperienze di realtà virtuale e aumentata per mass market, e che è prima nella classifica globale Top 20 Web3 Virtual Worlds.

Infine, il lancio delle opere avverrà attraverso Drop settimanali nella gallery Art Company su Ninfa.io da giugno a luglio 2023.

Scheda tecnica:
Nft Monky CONTAMINATION
Un progetto di Renzo Nucara
A cura di Chiara Canali

Con la partecipazione di:
Alessandro Brunello (Loopo.tv), Andrea Crespi, Arianna Bonucci (ManoMorta), Badassdog, Barbara Tosti, Black7even, Bruno Cerboni, Desiderio (Desixart), Edaxer, Federico Bebber, Giò Roman, Insightbart, Luigi Quarta, Matermanto, Niro Perrone, Rebecca Fiaschi (La Visionnaire sur la lune), Reinhard Schmid, SimOndee, Svccy, Undeadlu, Valerie Biet, Yes8Richie.

Mostra virtuale visibile nel Metaverso di The Nemesis.io fino al 30 Giugno 2023.
https://thenemesis.io/@monkycontamination
Drop settimanali nella gallery ArtCompany su Ninfa.io da giugno a luglio 2023.
http://www.ninfa.io/gallery/@ArtCompany

Info:
Art Company
http://www.ninfa.io/gallery/@ArtCompany
artcompanyitalia@gmail.com

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Collettiva Digitale New Media

The Butterfly Effect al Trento Art Festival

THE BUTTERFLY EFFECT
Desiderio, Emilia Faro, Lia Pascaniuc
a cura di Chiara Canali

Art Company è lieta di partecipare a Trento Art Festival, in programma dal 24 al 28 febbraio 2021, con il progetto THE BUTTERFLY EFFECT, a cura di Chiara Canali, che riunisce le opere degli artisti Desiderio, Emilia Faro e Lia Pascaniuc.

Trento Art Festival è il primo Festival d’arte contemporanea in Italia nativo digitale.
La mostra sarà ospitata all’interno di uno spazio espositivo virtuale e sarà visibile dai siti www.trentoartfestival.it e www.kunstmatrix.com (fino al 15 marzo 2021).

Butterfly Effect è una locuzione comunemente usata per indicare l’estrema sensibilità alle condizioni iniziali evidenziata dai sistemi dinamici non lineari. Il fondatore di tale teoria è stato il matematico e meteorologo statunitense Edward Lorenz che nel 1963 elaborò un modello matematico dei movimenti dell’aria, in base a cui ricavò quel che è noto come “effetto farfalla”. In altri termini, infinitesime variazioni nelle condizioni iniziali producono variazioni grandi e crescenti nel comportamento successivo dei sistemi, come per esempio di quello atmosferico e climatico.
Ne abbiamo potuto vedere una dimostrazione in quest’ultimo periodo: i dati relativi alla pandemia Covid-19 hanno messo in evidenza questa concatenazione, che dimostra come tra gli esseri umani ci sia un legame impercettibile ma profondo.

La celebre frase “The Butterfly Effect”, secondo cui il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo”, è quindi fonte di ispirazione per la ideazione di questo progetto curatoriale.
L’idea è che piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema, da quello climatico a quello dei comportamenti umani.

Per questo motivo gli artisti coinvolti presentano delle opere nelle quali l’iconografia della farfalla non è solo il pretesto per un racconto visivo di grande bellezza, ma è un’occasione per riflettere sui temi della leggerezza e della fragilità della vita umana e naturale, e sulla conseguente necessità per l’uomo e per gli esseri della natura di un respiro vitale che restituisca loro la libertà e la speranza di progettare il futuro dell’umanità e della natura.
Attraverso l’utilizzo sia dei linguaggi più tradizionali come la pittura e la scultura, che di quelli più tecnologici e attuali, come l’ologramma, gli artisti creano opere fragili e delicate come una farfalla, ma che attraverso il battito delle loro ali sono in grado di generare sensazioni, emozioni e riflessioni sia estetiche che mentali.

La visual artist Lia Pascaniuc esprime, attraverso la sua opera-ologramma “Breath” (2020), la contingente necessità di aria e leggerezza, rappresentata dall’impalpabile battito d’ali delle farfalle. L’artista lo ha catturato e riprodotto in eterno grazie al supporto tecnologico ologrammatico. Un respiro lento e profondo. Un respiro che rigenera il corpo e lo spirito. Leggero, ma vitale, come l’anima, in greco: la psyche.
“Breath” è nato durante il primo lockdown. È frutto delle sensazioni e delle percezioni che la visual artist ha vissuto durante quei lunghi mesi e che hanno influenzato il suo modo di vedere e sentire la mancanza di libertà e di aria.

 

“Pink Flower” di Emilia Faro sono delle sculture, in resina e sabbia vulcanica, che rappresentano piante e fiori della macchia mediterranea. Il progetto è la sintesi di un percorso artistico volto a cristallizzare la poesia e la bellezza della natura, sottraendola alla decadenza inflitta dal ciclo del tempo.
Un giardino mediterraneo plasmato dall’artista, in una combinazione di sculture, alcune delle quali ispirate dalla tecnica della coltivazione idroponica, insieme ad una serie di acquarelli e disegni di innesti su alberi da frutto, cui fanno sfondo tavole botaniche ottocentesche. I colori predominanti hanno tonalità e sfumature d’indaco e rosa, colori simbolo di “forza creativa, fertilità e rinascita”.

L’intreccio di bellezza e fragilità è il vero caposaldo della tensione che guida il linguaggio pittorico e filmico dell’artista Desiderio, come desiderio ideale verso una forma di edonismo che gli consenta di conoscere e indagare a fondo l’umanità mediante la perfezione di uno strumento visivo e pittorico che risulta bello e affascinante ma comunque insufficiente, e dunque fragile.

 

Biografie

Desiderio
Desiderio è nato nel 1978 a Milano. Vive e lavora in provincia di Terni.
Vincitore del Premio Italian Factory 2008 e finalista in diversi premi tra cui Premio Cairo 2012, SESIFF The 3rd Seoul International Extreme-Short Image & Film Festival (KOREA), AZYL film festival One World One Minute (Slovakia, Czech Republic, Hungary) e altri.
Per molti anni viaggia tra l’Italia e Cuba e partecipa alla 54° Biennale di Venezia (2011) nel Padiglione Cuba e due edizioni della Biennale dell’Avana (2012; 2015) e alla 4° Bienal del Fin del Mundo a Valparaiso (Cile) nel 2015. Ha realizzato mostre personali e collettive in Italia e all’estero (Berlino, Hubei Museum Cina, Hitabashi Art Museum, Tokyo, ecc) e nel 2009 ha partecipato alla mostra collettiva Apocalipse Wow! presso il Macro Future di Roma. Il suo lavoro interdisciplinare si contamina di molteplici linguaggi, l’interazione performativa e un particolare interesse per il video e la regia, tanto che è stato definito “un regista che dipinge”. Nel 2017 chiude il ciclo Beauty Hazard prima al Museo CAOS (Terni) e lo stesso anno alla Fabbrica del Vapore di Milano con Nirvana. Nel 2019 realizza Malebolge all’interno dell’ex chiesa San Michele Arcangelo ad Amelia, progetto dedicato all’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri che anticipa il 700°anniversario della sua morte (1321 – 2021).

Emilia Faro
Emilia Faro (Catania, 1976) vive e lavora a Torino.
Dopo una laurea in farmacia studia storia dell’arte al Louvre di Parigi dove inizia a frequentare scuole d’arte e studi d’artista. Partecipa a diversi workshop e residenze in giro per il mondo, un percorso formativo che ha educato e liberato il suo segno, in continua evoluzione, prima sotto forma dell’acquerello, poi dell’installazione, del video e della scultura. Nel suo percorso artistico confluiscono tracce di vissuto in merito a salvezza e libertà personale e riflessioni più generali sulla condizione dell’uomo contemporaneo e sul suo rapporto con l’ambiente, la Natura e l’Eterno Ritorno che la governa.

Lia Pascaniuc
Lia Pascaniuc, rumena di origini e torinese di adozione, è una visual artist che utilizza diversi linguaggi contemporanei per indagare tematiche ed emergenze dell’odierna società. Dal 2009 affronta con la sua arte (coadiuvata nelle sue ricerche da professionisti sul tema) il fenomeno del clima e di conseguenza la trasformazione dei paesaggi. Tra le più importanti partecipazioni sono da menzionare: nel 2022 è prevista la partecipazione alla 59 Biennale di Venezia all’interno del European Culture Center, nel 2021 è prevista esposizione galleria ArtEmy-Alassio, nel 2020 con progetto Però a Rovereto, Trento alla Fondazione Campana dei Caduti,  2018-2019 Museo della Shoa – Milano, Vita Liquida – Xerjoff Gallery Torino, Global warming a Casa Olimpia-Sestriere; All’archivio italiano dell’autoritratto fotografico – Senigallia;  Galleria Weber & Weber – Torino; con La complessità dei paesaggi – China Photojournalism (Shandong); Global warming – Parma; nel 2017: La solitudine dell’autoscatto al Palazzo Guidobono-Tortona; nel 2016: Vita Liquida-Acquario Civico di Milano; Istanbul ArtFAir con Galleria Barbara Paci – De Rerum Natura “Infra Terram” a Pietrasanta, al Festival della Scienza, con Galleria AmyD-Genova; nel 2015 : 11° ArtVerona Fair e Liquid Landscape-Galleria RezArte, Circuito Off Fotografia Europea.

Art Company
Art Company, associazione culturale nata a Milano nel 2007, si occupa della ideazione, realizzazione e organizzazione di eventi artistici ed espositivi sul territorio nazionale e internazionale.
Obiettivi sono la promozione e lo sviluppo di iniziative culturali attraverso la valorizzazione del lavoro di artisti contemporanei: dall’organizzazione di mostre personali e collettive, alla creazione di eventi e progetti speciali loro dedicati, alla pubblicazione di monografie, cataloghi, libri d’arte.
A partire dai linguaggi tradizionali – dalla pittura alla scultura – Art Company si è direzionata ai nuovi media e alle nuove tecniche dell’arte, con particolare enfasi sulla Fotografia, sui New Media e sulle nuove Tecnologie Digitali. Focus principale è quello di coinvolgere e sensibilizzare il pubblico con una riflessione sfaccettata sulle problematiche e le “emergenze” della nostra realtà contemporanea attraverso la multimedialità e la multidisciplinarità dei linguaggi dell’arte contemporanea.
www.artcompanyitalia.com

 
THE BUTTERFLY EFFECT
Desiderio, Emilia Faro, Lia Pascaniuc
a cura di Chiara Canali

TRENTO ART FESTIVAL
24 | 28 febbraio 2021

On view on:
www.trentoartfestival.it
www.kunstmatrix.com

Info:
Art Company
www.artcompanyitalia.com
artcompanyitalia@gmail.com

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New Media Street Art

Street ARt Corner. La nuova rubrica online dedicata a Street Art e Realtà Aumentata

In questi mesi di pandemia e di blocco dei tour cittadini del percorso MAUA (Museo di Arte Urbana Aumentata) abbiamo ideato una nuova rubrica live intitolata Street ARt Corner che si tiene tutti i giovedì dalle 19.00 alle 20.00 in streaming sulla pagina FB di MAUA – Museo di Arte Urbana Aumentata.

Questi incontri, a cadenza settimanale, sono nati per raccontare storie, aneddoti e avventure dalla nascita del @maua.museum Museo di Arte Urbana Aumentata ad oggi…
Tutto raccontato da 3 voci e 3 punti di vista differenti ma complementari: Elena Ferrara giornalista di BePart, Chiara Canali storica dell’arte, curatrice indipendente e ideatrice di Art Company Italia, Claudia De Giorgis, curatrice e fondatrice del progetto Street Art Tourino.

Inoltre, di volta in volta, saranno invitati i protagonisti del MAUA, gli Street Artist che hanno realizzato i muri presenti nel percorso e i creativi che hanno ideato i contenuti di realtà aumentata.

Questo il calendario delle dirette:

  • 26 novembre 2020: PUNTATA ZERO. I volti, le voci e le gambe di MAUA
  • 10 dicembre 2020: PUNTATA #1. Tra effimero e non, con Roberto Mastroianni, filosofo, curatore e critico d’arte
  • 17 dicembre 2020: PUNTATA #2. Risignificare lo spazio. Lo street artist PAO si racconta
  • 21 gennaio 2021: PUNTATA #3. Icone e simboli. Gli ORTICANOODLES si raccontano
  • 28 gennaio 2021: PUNTATA #4. Le città sospese. UFO si racconta
  • 4 febbraio 2021: PUNTATA #5. Il segreto delle macchine. NEVERCREW si racconta
  • 11 febbraio 2021: PUNTATA #6. Le fasi del sogno. ALE PURO si racconta
  • 18 febbraio 2021: PUNTATA #7. Sirene e amazzoni. NAIS si racconta

MAUA è una galleria a cielo aperto, nella periferia di Milano, di Torino e di altre città italiane, che consta di oltre 50 opere di Street Art animate con altrettanti contenuti virtuali fruibili attraverso la Realtà Aumentata.
Le opere del MAUA sono state selezionate dagli abitanti dei quartieri, in un esperimento avanzato di curatela diffusa che ha previsto l’individuazione collettiva e partecipata delle opere e una discussione comune sul loro significato percepito e sul loro valore per le strade della città
Oggi le opere del MAUA sono liberamente fruibili nella città e i contenuti in Realtà Aumentata tramite l’App Bepart, disponibile gratuitamente su Google Play e Apple Store.

https://mauamuseum.com/

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New Media

L’OLFACTORY ART di Peter De Cupere

PETER DE CUPERE
Olfactory Portraits
a cura di Chiara Canali e Camilla Mineo

Parma, Ponte Nord
dal 6 aprile al 19 maggio 2019
Inaugurazione al pubblico sabato 6 aprile, ore 17

nell’ambito di
PARMA 360 Festival della creatività contemporanea

In occasione di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, l’artista belga Peter de Cupere presenta presso il Ponte Nord un progetto di arte olfattiva intitolato Olfactory Portraits, a cura di Chiara Canali e Camilla Mineo.

Instancabile sperimentatore e ideatore dell’Olfactory Art Manifest, da oltre 20 anni Peter de Cupere è un sostenitore prolifico e propositivo dell’arte olfattiva nel mondo realizzando più di 700 opere legate alla percezione olfattiva dei contesti sociali, culturali e ambientali.

Olfactory Portraits è un percorso olfattivo che si struttura in una sequenza di casse di legno per il trasporto di opere d’arte, di dimensioni differenti, che racchiudono dei profumi o degli odori. Ogni cassa presenta il proprio titolo che fa riferimento alla fragranza contenuta all’interno. Il titolo, in combinazione con l’odore, si relaziona a un certo contesto espressivo, a un oggetto o a una personalità. Per esempio è il caso dell’odore del mare, della nascita, della guerra, del fiato, della “merda d’artista”.

Ogni cassa da viaggio, con il profumo o l’odore al suo interno, diventa così un’opera d’arte. Ciò che infatti non viene considerato o detto è che un profumo o un odore possono anche essere un’opera d’arte, a seconda del contesto e della finalità per cui sono stati creati.

L’artista invita lo spettatore a partecipare direttamente e a immedesimarsi con la situazione creata, in quanto gli odori influiscono sul sistema limbico, l’insieme intricato di strutture cerebrali responsabili della nostra vita emotiva e della formazione dei nostri ricordi.

Cenni biografici di Peter de Cupere
Per 20 anni l’artista Peter de Cupere è stato un sostenitore prolifico e propositivo dell’arte olfattiva nel mondo. Ha realizzato più di 700 opere legate alla percezione olfattiva dei contesti sociali, culturali e ambientali.
Le sue opere sono state presentate in oltre 200 mostre in tutto il mondo. Ha tenuto conferenze da Berlino a New York e ha collaborato con varie istituzioni e aziende.
È docente presso la PXL-MAD School of Arts di Hasselt (BE). È il fondatore dell’Open Lab, dove insegna l’uso dei sensi: l’olfatto, il gusto e il tatto nel Senses Lab. Sta terminando la sua ricerca di dottorato presso la PXL-MAD School of Arts (BE), l’Università di Hasselt (BE) e la Libera Università di Bruxelles VUB (BE), e sta studiando l’uso dell’odore come contesto e / o concetto per l’opera d’arte. Il titolo della sua ricerca di dottorato è: “Quando il profumo fa vedere. Quando vedere produce profumo”.
È il fondatore di The Olfactory, un’organizzazione senza scopo di lucro per promuovere l’uso del profumo nell’arte e ha pubblicato di recente un libro di 472 pagine, che comprende oltre 500 opere d’arte e 22 immagini “scratch & sniff” (www.scentincontex.com).
Ha ricevuto l’Art and Olfaction Award per il suo contributo a promuovere l’uso del profumo nell’arte (Londra, aprile 2018), un premio annuale organizzato dall’Institute of Art and Olfaction di Los Angeles.
Info: http://www.peterdecupere.net

Parma 360 festival della creatività contemporanea
Giunto alla quarta edizione, PARMA 360 Festival della creatività contemporanea è il festival dedicato alla creatività contemporanea italiana e alla scena artistica emergente. Il ricco palinsesto di mostre ed eventi prevede gigantesche installazioni, pale pittoriche, sculture cinetiche, carte disegnate a mano, proiezioni multimediali, percorsi olfattivi e realtà aumentata.
Nella città che è stata designata Capitale italiana della Cultura per il 2020, il Festival PARMA 360 si pone l’obiettivo di promuovere e divulgare l’arte contemporanea e la creatività giovanile con iniziative che favoriscono la partecipazione e il coinvolgimento di un pubblico ampio ed eterogeneo, con particolare attenzione alle nuove generazioni e alle famiglie.
Alla base della progettualità di PARMA 360 ci sono inoltre i concetti di rigenerazione urbana e di rifunzionalizzazione degli spazi cittadini per un coinvolgimento attivo della cittadinanza. Il Festival, infatti, mette in rete e promuove il patrimonio artistico già esistente in un vero e proprio museo diffuso sul territorio, valorizzando attraverso l’arte contemporanea chiese sconsacrate, palazzi storici e spazi di archeologia industriale non sempre conosciuti dagli abitanti della città.
L’iniziativa, che vede la direzione artistica e la curatela di Camilla Mineo e Chiara Canali, è organizzata dalle associazioni 360° Creativity Events ed Art Company, con il sostegno del Comune di Parma e di un’ampia rete di partner pubblici e privati.

Info mostra:
PETER DE CUPERE
Olfactory Portraits
a cura di Chiara Canali e Camilla Mineo
PARMA, PONTE NORD | Viale Europa
Date                       6 aprile – 19 maggio 2019
Inaugurazione      sabato 6 aprile dalle 17 alle 24
Orari                     dal venerdì alla domenica, ore 11- 20
Aperture straordinarie: 22 aprile, 25 aprile, 1 maggio
Ingresso Libero

Info:
info@parma360Festival.it
www.parma360Festival.it

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Collettiva New Media

Arteractive. ARTE, INTERATTIVITA’ E RETI SOCIALI

ARTERACTIVE
ARTE, INTERATTIVITA’ E RETI SOCIALI
a cura di Chiara Canali

ARTISTI
Alessandro Brighetti, Mirko Canesi, Umberto Ciceri, Davide Coltro, Giuliana Cunéaz, Nicola Evangelisti, Daniele Girardi, Glaser/Kunz, Vincenzo Marsiglia, Gabriele Pesci, Gianfranco Pulitano
SPECIAL GUEST
Salvatore Iaconesi e Oriana Persico

PARKISSIMA52
Parcheggio del Residence Cristina 52, Torino
accesso da Via Principe Tommaso angolo Via Oddino Morgari

Da mercoledì 2 novembre a domenica 6 novembre 2011

Dopo la partecipazione all’ e-festival, Festival della Rete, e Social Media Week, organizzato in Italia da Augmendy, l’Associazione Culturale Art Company presenta il progetto ARTERACTIVE: ARTE, INTERATTIVITA’ E RETI SOCIALI che riunisce un gruppo artisti italiani e internazionali che da anni lavorano con le nuove tecnologie digitali ed elettroniche in rapporto con la fruizione del pubblico.

La parola ARTERACTIVE nasce dalla fusione delle due parole inglesi “Art” e “Interactive” oppure dal capovolgimento dell’accezione “Interactive Art”, contenendo in questo modo l’aggettivo “Active” a sottolineare una nuova concezione di Arte interattiva, proattiva e partecipativa.

ARTERACTIVE è una mostra che intende indagare le ricerche e i potenziali sviluppi di un’arte e di un’iconografia che innesti una risposta e un’interazione diretta da parte del fruitore, con ricadute sul piano estetico e sociale. In questo contesto l’insieme dei trattamenti metaforici e tecnici del virtuale converge su un punto: quello della definizione di contenuti e problematiche che attivino una riflessione innovativa sul senso ultimo del fare arte in relazione con i nuovi canali dei “social media”, della rete e delle tecnologie virtuali.

Secondo il pensiero di Marshall McLuhan e del suo allievo Derrick de Kerckhove, interattività, tattilità e tridimensionalità sono le caratteristiche intrinseche dell’immagine video e digitale nella sua relazione con il pubblico. L’interazione, lo scambio, il feedback concreto, visivo ed emotivo, dovrebbe quindi diventare per l’arte un nuovo meccanismo di indagine e di ricerca.

Nel percorso espositivo si affiancano artisti giovani e artisti già affermati sulla scena artistica italiana che attivano emozioni e percezioni del fruitore, indagando il labile confine tra arte, tecnologia e socialità. Le loro installazioni possono essere sia frontali e dirette allo spettatore, sia interattive, mescolando la logica e il linguaggio della tecnologia con forme sperimentali e sorprendenti. I loro lavori utilizzano strumenti audio e video e piattaforme digitali, per esplorare il rapporto tra uomo e macchina e i limiti della percezione umana.

Gli artisti di ARTERACTIVE lavorano sulla tecnologia ma in stretto legame con una riflessione sui contenuti etici del fare arte. In questo contesto l’insieme dei trattamenti metaforici e tecnici del virtuale converge su un punto: quello della definizione di contenuti e problematiche di significato esistenziale e antropologico che attivino una riflessione sul senso della vita e dell’uomo nella società, nella comunità, nella città, nella natura.

Il progetto è organizzato dall’Associazione Culturale Art Company, associazione attenta alla promozione dei nuovi media e delle nuove tecnologie digitali, in collaborazione con Paratissima 2011.

Scarica catalogo ARTERACTIVE

ARTERACTIVE
ARTE, INTERATTIVITA’ E RETI SOCIALI
a cura di Chiara Canali

ARTISTI
Alessandro Brighetti, Mirko Canesi, Umberto Ciceri, Davide Coltro, Giuliana Cunéaz, Nicola Evangelisti, Daniele Girardi, Glaser/Kunz, Vincenzo Marsiglia, Gabriele Pesci, Gianfranco Pulitano

SPECIAL GUEST
Salvatore Iaconesi e Oriana Persico

Preview: mercoledì 2 novembre 2011 dalle 19.00 alle 23.00
Inaugurazione: giovedì 3 novembre 2011 dalle h. 18.00 alle 24.00
Venerdì 4 e sabato 5 novembre 2011, dalle 11.00 alle 24.00
Domenica 6 novembre 2011 dalle 11.00 alle 20.00

PARKISSIMA52
Parcheggio del Residence Cristina 52, Torino
accesso da Via Principe Tommaso angolo Via Oddino Morgari

Nel circuito di:
e-festival, Festival della Rete e Social Media Week
Paratissima